Valorizzazione della cultura e della tradizione gastronomica, e benessere e cucina circolare si incontrano nel corso di formazione tecnica superiore per “Tecnico nella valorizzazione delle tipicità enogastronomiche: tradizione, wellness e sostenibilità in cucina”. Si tratta di un Ifts, un corso di formazione post diploma, destinato a persone occupate o non occupate domiciliate in Emilia Romagna, che prevede 800 ore di formazione tra teoria in aula, laboratori e stage nelle imprese, ed è gratuito, perché finanziato grazie ai Fondi Europei della Regione Emilia-Romagna. Una ventina i posti a disposizione e per iscriversi c’è tempo fino al 14 novembre (s.parantelli@iscomcesena.it; 0547/639895)
Il corso nasce dalla collaborazione di Iscom, ente di formazione certificato, con la scuola superiore alberghiera “Artusi” di Forlimpopoli” e il Distal dell’Università di Bologna; a questi si aggiunge una fitta rete di partner anche privati. “Punto di forza dell’attività – afferma Borghesi Cristina, direttrice di Iscom – è proprio la collaborazione fra i diversi partner coinvolti, come Associazione Cuochi Artusiani Forlì Cesena, Wellness Foundation, Fondazione Casa Artusi o i Consorzi di produzione dei prodotti tipici della Regione.”
Sono previste lezioni pratiche presso il laboratorio di cucina Icook Taste & Share in collaborazione con l’Associazione Cuochi e con aziende di rilievo della ristorazione, lezioni teoriche svolte in collaborazione anche con i docenti del Distal dell’Università di Bologna, degustazioni e laboratori di analisi sensoriali sui prodotti enogatronomici del territorio, testimonianze e interventi di esperti del settore – come ad esempio rappresentanti dei Consorzi, delle Associazioni (ad esempio Slow Food) o delle Fondazioni (ad esempio Wellness Foundation di Technogym e Casa Artusi)- visite guidate presso realtà virtuose del territorio, con esperienza di cucina circolare o wellness, o aziende produttrici per approfondire sul campo la conoscenza di eccellenze enogastronomiche e di prodotti tipici.
«Questa nuova opportunità formativa – afferma Giorgio Piastra direttore di Confcommercio– vuole essere un tentativo di risposta alla domanda crescente di personale qualificato, oltre che un incentivo alla qualità imprenditoriale. Il corso è frutto della collaborazione con le imprese del territorio per promuovere lavoro di qualità e rispondere ai fabbisogni di nuove competenze del sistema economico e produttivo. Oltre alla tecnica si studiano infatti anche aspetti gestionali, economici e di marketing. Il corso intende formare una figura professionale che sia in grado di coniugare la cucina della tradizione alle nuove esigenze alimentari, attente alla sostenibilità ambientale e al benessere della persona, favorendo l’innovazione dei menù e la sostenibilità dei piatti proposti”.