Morto il giornalista Giampaolo Pansa: aveva 84 anni. Piemontese di Casal Monferrato, sposato e separato, Pansa è morto a Roma assistito dalla sua compagna, la scrittrice Adele Grisendi. Nel 2016 aveva perso il figlio Alessandro, ex ad di Finmeccanica morto di malattia a 55 anni. Nel corso della sua lunga carriera fu firma prestigiosa del giornalismo italiano del Novecento. Lavorò per La Stampa, nella cui redazione entro nel 1961, per il Giorno e il Messaggero. Successivamente fu inviato speciale sia per il Corriere della Sera che per Repubblica, per la quale assunse la vicedirezione nel 1978. Scrisse anche per i più celebri settimanali italiani: Epoca, L’Espresso e Panorama.
Giornalista autorevole, un grande gusto per la provocazione, è stato anche storico, autore di romanzi e saggi in gran parte incentrati sugli anni della guerra partigiana, un argomento che era stato anche al centro della sua tesi di laurea in Scienze Politiche (pubblicata da Laterza nel 1967 con il titolo Guerra partigiana tra Genova e il Po), all’università era stato allievo dello storico Alessandro Galante Garrone. Dagli esordi torinesi con un memorabile reportage sulla Strage del Vajont agli articoli sull’attentato di Piazza Fontana e quelli sullo scandalo Lockheed , nella sua lunga carriera ha messo a segno tanti colpi. Sua per esempio l’espressione «Balena Bianca» per identificare la democrazia cristiana.
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