“L’uso delle tecnologie ha accresciuto le possibilità del settore, ma è
importante che non finisca per sostituire la fantasia dell’uomo, creato
a immagine e somiglianza di Dio. Le macchine replicano, anche con una
rapidità eccezionale, mentre le persone inventano!”. Sono parole del
discorso che Papa Francesco ha rivolto ai 7000 imprenditori e dirigenti
di Confartigianato giunti da tutta Italia e ricevuti in
in udienza nell’aula Paolo VI in Vaticano. Erano presenti anche 300
imprenditori e dipendenti di Confartigianato Federimpresa Cesena che si
sono mossi in cinque pullman, con il Gruppo di Presidenza e il
segretario Stefano Bernacci.
Il Pontefice ha rimarcato che “in questi decenni l’artigianato ha
conosciuto notevoli trasformazioni, passando dalle piccole botteghe ad
aziende che producono beni e servizi anche su larga scala” e ha
sottolineato che “le vostre attività valorizzano l’ingegno e la
creatività umana“. Il Pontefice ha sottolineato ancora che “i prodotti
che escono dalle vostre attività camminano per il mondo intero e lo
abbelliscono, rispondendo ai bisogni della gente. L’artigianato è una
strada per lavorare, per sviluppare la fantasia, per migliorare gli
ambienti, le condizioni di vita, le relazioni”. “Siamo profondamente
grati a Papa Francesco – mette in luce il Gruppo di presidenza di
Confartigianato Cesena – le sue parole ci rafforzano e ci sostengono
nell’impegno ad utilizzare l’intelligenza artigiana per contribuire a
costruire un modello di sviluppo sostenibile e a misura d’uomo. Papa
Francesco ha sottolineato i valori espressi dagli artigiani e dai
piccoli imprenditori italiani: trasmissione di competenze,
sostenibilità, passione e per il ‘fare bene’, solidarietà, lavoro come
‘ponte’ tra generazioni e al servizio della comunità, per un modello di
sviluppo inclusivo”.
Durante l’udienza, Confartigianato ha offerto a Papa Francesco tre doni
simbolo dei valori espressi dall’artigianato: il Crocefisso in
legno realizzato dagli artigiani di Bergamo e posto nell’ospedale da
campo che essi hanno contribuito a costruire durante la pandemia,
un calice in argento realizzato dal maestro orafo a significare la
devozione degli artigiani e ‘La Madonna delle Grazie’, creata con
l’argilla recuperata dopo l’alluvione che nel 2023 ha colpito l’Emilia
Romagna.
(Nella foto il gruppo degli imprenditori cesenati e dei dipendenti
Confartigianato in piazza San Pietro a Roma)